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Edifici in muratura: chiarimenti in merito alla realizzazione di nuove finestre o porte

Studio Tecnico SMD - Ingegneria Acustica e Civile
Pubblicato da Ing. Silas Delmatti in Strutture · 16 Novembre 2017
immagine di un edificio in muratura portante
La realizzazione di vani in pareti portanti per l'apertura di nuove finestre o porte risulta uno degli interventi che più spesso vegono realizzati sul patrimonio edilizio esistente. In questo breve articolo vogliamo fare un pò di chiarezza su un argomento che spesso risulta molto sottovalutato e sul quale c'è ancora abbastanza confusione. Tratteremo l'intervento nella sua singolarità, escludendo il caso in cui la nuova apertura faccia parte di un più complesso insieme di opere strutturali (ad esempio nella ristrutturazione globale di un immobile) per cui risulti necessario verificare l'intera struttura e procedere a verifiche più complesse (nei casi ad esempio dei cosidetti interventi di "miglioramento sismico" e di "adeguamento sismico").

Cosa si intende per muratura portante?
Una muratura si definisce portante se risulta in grado di assolvere a funzione strutturale e quindi è capace di resistere a forze verticali od orizzontali. Pertanto, a differenza di quello che si potrebbe pensare, una muratura può risultare portante anche se non vi sono applicati direttamente dei carichi.

Inquadramento normativo:
L'intervento di apertura di un nuovo vano in una parete portante viene inquadrato come di "intervento locale" qualora si realizzi e progetti l'intervento in modo tale che non alteri il comportamento globale della struttura nel suo complesso. In parole più semplici asportando una porzione di muratura per la realizzazione della nuova apertura la parete interessata non deve risentirne significativamente.

Cosa non si può fare?
  • togliere completamente una parete portante
  • realizzare aperture di porte o finestre nelle pareti perimetrali esterne a distanza inferiore di 1 metro dall'angolo compreso lo spessore del muro trasversale; (questa prescrizione non può essere derogata)
  • realizzare aperture a cavallo delle intersezioni murari;
  • inserire dei montanti nello spessore dei muri trasversali;
  • realizzare aperture di porte o finestre nelle pareti che lascino una mazzetta muraria laterale residua inferiore a 50 cm (escluso lo spessore del muro ortogonale). Questa limitazione non si applica nel caso in cui la parete oggetto di rinforzo prosegua, però, oltre il muro ortogonale.

Rispettando le regole soprastanti la nuova apertura risulterà linea di massima realizzabile mediante un "intervento di tipo locale" ma saranno sempre i calcoli specifici a doverlo dimostrare. Altre soluzioni progettuali non sono precluse a prescindere ma dovranno essere suffragate da una valutazione di sicurezza dell'intero edificio e non più solo della parete oggetto di intervento.

Come realizzare l'intervento:
La realizzazione del vano comporta sempre una variazione di rigidezza, resistenza e duttilità della parete. Poiché come si è detto l'intervento può essere considerato di tipo locale solo se non altera significativamente lo schema strutturale dell'edificio, analizzando la parete nello stato ante-operam e la parete post-operam deve risultare quanto segue:

  • La variazione di rigidezza della parete rientra nell'intervallo compreso tra -15% / +15%;
  • La resistenza e la capacità di deformazione non peggiorano per le azioni orizzontali, dovute ad esempio ad un evento sismico.

apertura vani ante operamapertura vani post operam

Tutto questo indipendentemente dalla sismicità della zona nella quale è ubicato l'immobile oggetto di intervento.

In pratica, possiamo quindi individuare due casi:

  • Quando non risulta necessario un ripristino in termini di rigidezze, resistenza e duttilità della parete: sarà sufficiente l'inserimento di un architrave superiore.
  • Quando risulta necessario il ripristino in termini di rigidezze, resistenza, e duttilità della parete: si dovrà intervenire realizzando una cosidetta cerchiatura costituita da un telaio in cemento armato o acciaio attorno alla nuova apertura (ben ammorsata alla muratura per far collaborare i materiali). In alternativa, si potrà intervenire migliorando le caratteristiche dei maschi murari rimasti (ad esempio raddoppiando lo spessore delle murature ad una testa, mediante placcature con betoncino di calcestruzzo e reti, o altre soluzioni ritenute idonee), o considerando una combinazione di entrambe le soluzioni.

Ogni valutazione relativa all'apertura di nuovi vani in pareti portanti deve pertanto essere necessariamente suffragata da calcoli e valutazioni specifiche per:

  • determinare la fattibilità dell'intervento.
  • definire in maniera puntuale come intervenire al fine di realizzare un intervento che risulti efficace e sicuro.

Prima dell'esecuzione dei lavori, inoltre, è necessario incaricare un tecnico strutturista, il quale, oltre al progetto esecutivo delle opere, dovrà depositare presso il comune o le amministrazioni competenti una serie di documenti previsti dalle normativa di riferimento per le strutture, tra cui:

  • Denuncia delle opere;
  • Relazione di calcolo;
  • Relazione sui materiali;
  • Piano di manutenzione;
  • Rilievo fotografico;

Quanto costa l'intervento?
Chiaramente non possiamo qui stimare il costo di opere che modificano il comportamento globale della struttura nel suo complesso.

Risulta però possibile stimare tra gli 800 e i 1200 la parcella richiesta dal professionista che dovrà seguire la progettazione e la direzione dei lavori. Inoltre, la fornitura e posa in opera della cerchiatura che nei casi standard avrà un costo variabile tra i 1400 e i 3000 €, in funzione dello spessore del muro interessato.

Consigli finali:
Nella scelta di un tecnico che segua il tuo intervento strutturale il mio consiglio è quello di verificare che sia competente anche per ciò che concerne la progettazione sismica degli edifici. Operando professionalmente nelle regioni di lombardia e piemonte noto mio malgrado che spesso non viene effettuato alcun controllo su quanto depositato dai tecnici. Negli interventi di tipo locale poi, ancor meno, in quanto le opere non sono da sottoporre a collaudo statico da parte di un altro tecnico. In questo senso, il mio invito è solo quello di non risparmiare sulla sicurezza degli edifici.


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