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Edifici in muratura: la fattibilità dei progetti e l’attenzione alle prescrizioni costruttive

Studio Tecnico SMD - Ingegneria Acustica e Civile
Pubblicato da Ing. Silas Delmatti in Strutture · 27 Novembre 2017

Gli edifici in muratura portante da edificarsi in zona sismica, quindi su tutto il territorio italiano, devono rispettare alcune prescrizioni particolari.
Inanzitutto occorre precisare che un complesso strutturale in muratura funziona bene quando si presenta il più possibile conformato come una “scatola chiusa”, ovvero saldamente collegata negli spigoli delle pareti e fra pareti e solai.
Per questo motivo nella normativa sono presenti delle limitazioni di natura strutturale che influenzano significativamente anche la progettazione architettonica degli edifici in muratura. Inoltre, a causa soprattutto della natura sismica dei nostri territori, la scelta di come posizionare gli elementi resistenti (ad es. i muri della casa) deve essere fatta non solo in base ad esigenze abitative ma anche secondo criteri che derivano dalla conoscenza del comportamento meccanico del materiale e da previsioni circa il comportamento della struttura nella sua interezza.
Prima di scegliere questo sistema costruttivo occorre pertanto verificare che lo stesso permetta di soddisfare le vostre esigenze abitative o quelle dei vostri clienti. Alternativamente, si potranno valutare materiali strutturali e sistemi costruttivi di tipo diverso come ad esempio quelli a telaio in c.a. o in acciaio, o eventualmente optare per la muratura armata.
Per i motivi esposti sopra è consigliabile che il progettista architettonico abbia anche una certa sensibilità in ambito strutturale. In via alternativa, per evitare di vedersi stravolgere il progetto consigliamo di coinvolgere sin dalle prime fasi un tecnico qualificato in ambito strutturale. Si eviteranno brutte sorprese ed il risultato finale non potrà che giovarne.

Vediamo quali sono alcuni requisiti di carattere generale che devono avere gli edifici in muratura:

  • Piante possibilmente compatte e simmetriche rispetto ai due assi ortogonali;
  • Aperture verticalmente allineate: in caso contrario la resistenza effettiva spetta solo alle zone di muratura continue dalla fondazione al piano di verifica che quindi potrebbero non verificare le condizioni di sicurezza;
  • Le pareti strutturali, senza tenere in considerazione le aperture, devono avere continuità in elevazione fino alla fondazione, evitando pareti in falso;
  • I solai e le coperture devono essere non spingenti, oppure si dovranno prevedere idonei elementi strutturali atti ad assorbire tali spinte;
  • Solai ben ammorsati nei muri e rigidi nel piano per poter trasmettere ai muri le azioni sismiche;
  • Solai a distanza non superiore a 5 metri (limitazione sull’altezza dei locali).
          

Sempre allo scopo di avere una scatola muraria il più possibile chiusa, si devono prevedere limitazioni nelle aperture di porte e finestre e nel loro rapporto con le zone piene, ovvero nella loro dislocazione rispetto agli spigoli dell’edificio o agli incroci delle murature. In questo senso è necessario rispettare il minimo del metro d’angolo e non si possono quindi realizzare aperture troppo vicine agli spigoli del fabbricato. La normativa vigente infatti recita: In corrispondenza di incroci d’angolo tra due pareti perimetrali sono prescritte, su entrambe le pareti, zone di parete muraria di lunghezza non inferiore a 1 m, compreso lo spessore del muro trasversale.
(la prescrizione è derogabile per strutture in muratura armata)


Per una prima valutazione di fattibilità strutturale il mio consiglio è quello di verificare che il progetto rispetti i parametri elencati nel seguito. Tali parametri definiscono ciò che in normativa viene definito “costruzione semplice”, per le quali le verifiche si intendono soddisfatte senza l’effettuazione di calcoli o valutazioni particolarmente complesse. Ovviamente il fatto che un determinato progetto non rientri in tutti i parametri elencati non significa che non sia realizzabile, ma solo che andranno effettuate delle valutazioni maggiori.
  • L’edificio possiede caratteristiche di regolarità in pianta e in elevazione;
  • Ha pareti portanti pressoché simmetriche in pianta in due direzioni ortogonali e continue dalla fondazione alla sommità dell’edificio;
  • In ogni direzione delle due in pianta sono presenti almeno due sistemi di pareti continue di lunghezza non inferiore a 0,5 volte la dimensione dell’edificio nella stessa direzione, a distanza non inferiore a 0,75 volte la larghezza dell’edificio nella direzione ortogonale.
  • Distanza fra le pareti maestre, cioè portanti, non superiore ai 7 metri;
  • Altezze d’interpiano non superiori a 3,50 m;
  • Numero dei piani non superiore a 3;
  • Almeno il 75% dei carichi verticali sia portato da pareti che facciano parte del sistema resistente alle azioni orizzontali;
  • Strutture di fondazione realizzate in cemento armato e continue, senza alcuna interruzione;
  • Rispetta la limitazioni sul rapporto tra area resistente delle pareti nelle due direzioni in pianta e superficie coperta del piano terra. Il limite varia a seconda del numero di piani e dalla zona sismica del sito di edificazione ed è variabile tra il 3,5% per le zone a bassa sismicità e il 7% per quelle ad alta sismicità.

Riassumento graficamente quanto appena descritto:
















Immagine tratta da "nuovo corso di costruzioni lemonnier"

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